lunedì, ottobre 02, 2006

Quando la religione torna alle sue radici.

Avevo cominciato con un altro titolo questo post, con il titolo "Estremismo Cristiano" ma poi, pensandoci, mi son detto che non c'è nulla di estremo in quello che è successo a Sulmona.
Lo spunto è un articolo su Repubblica.it. Un parroco ha applicato alla lettera il diritto canonico, ovvero ha negato il funerale, l'ultimo sacramento per i fedeli Cristiani, perchè il defunto era divorziato, quindi è venuto meno al sacramento del matrimonio, che ricordo è indissolubile per la chiesa Cristiana.

Quindi, cosa c'è di estremo? Il fatto che venga applicata una semplicissima norma che il defunto conosceva (o si dava per scontato conoscesse) sia al matrimonio che al successivo divorzio?
Non vedo nulla di scandaloso, ne di anormale. Anzi, l'anormalità è il fatto che venga preteso dai fedeli praticanti/non praticanti/modernizzati ... chiamateli come volete, un qualcosa che di base è contro le regole di quella fede stessa.

Qui si torna su argomenti già triti e ritriti, sul fatto che si è Cattolici Cristiani (per lo meno qui in Italia) soprattutto per cultura, ma alla fine ce ne freghiamo di quello che questa religione prescrive. E pensare che nessuno obbliga le persone, per lo meno in Italia, a sposare un credo piuttosto che un'altro.

E' una scelta che ogni persona dovrebbe fare in piena coscienza e se lo fa in leggerezza poi non dovrebbe venirsi a lamentare perchè viene applicata alla lettera il "regolamento" (passatemi il termine) per quella determinata fede.
E' come se, dopo aver commesso un crimine, qualcuno si meravigliasse quando portato davanti ad un giudice per renderne conto, con la motivazione che tutti lo fanno, oppure che tanto si usa e così via.
A dire il vero qualche scena di questo tipo a Napoli, in occasione di vari arresti, s'è vista. Arriva la polizia per portarsi via un malvivente e gli agenti vengono sopraffatti dalle altre persone ... perchè non è giusto che li portino in galera.

Per tornare al nocciolo della questione, questo parroco non ha fatto altro che applicare quello che è sancito dalla sua religione, e presumibilmente anche da quella del defunto e di quelli che erano li sul sagrato ad aspettarlo. Cosa ha fatto di male? Non ha ignorato i precetti ai quali presta la sua opera, così come fanno tanti altri parroci forse un po' più vicini alle reali esigenze della gente?

Ma questo è un altro discorso, a questo punto ci vorrebbe uno scisma, della chiesa intransigente, che torna indietro nel passato ad applicare le sue rigide regole, dalla chiesa più liberale e più vicina ai bisogni reali delle persone comuni.
Cosa ci sarebbe di male? Del resto, dal mio punto di vedere, le religioni sono fatte soprattutto ad uso e consumo di chi ci deve alla fine credere. E' un po' uno specchio dell'anima di una popolazione, di un gruppo di individui.

Quindi, caro Papa Benedetto XVII, quando darai questo forte segno e scossone per cui la chiesa Cattolica dovrà tornare alle sue vere origini? In quanti ti seguiranno? Paura di fare una cosa così repentina ed integrale perchè oramai la tua fede non ha più tra le mani gli attributi dei governi e rischiereste di perdere solo consensi?
Una scelta va fatta, così come dovranno farla i fedeli, e le scelte si sa, portano sempre cambiamenti.

L'immagine è di Rododentro: Confashion (the Vatican trend)