One week ... eppur si muove.
Una settimana senza postare. E' proprio volata, blog a parte.
C'è da dire che siamo nel profondo Sud per una piccola vacanza inaspettata, però ho lavorato come un mulo anche da qui. Sto apprezzando (o maledicendo.. non so ancora) i vantaggi del mobile working.
Comunque, cosa è successo questa settimana di interessante?
Ho letto poco i giornali e visto ancor meno la TV, ma mi sono accorto questa mattina che anche se non me ne sono interessato il mondo è andato avanti lo stesso il che è un buon segno.
Vuol dire che anche se non so che le cose accadono, queste succedono lo stesso.
A parte la banalità di questo pensiero, la considerazione è che oggi va di moda il bullismo. Ovunque ti volti nelle scuole c'è stato un atto di scherno o di volenza.
Siamo andati tutti a scuola, per lo meno fino alla media ed alle superiori no?
Ed allora quale è la novità? In ogni classe c'è sempre stato il "soggetto" (alle volte anche più di uno).
Quello che si beccava gli scherzi di tutti, quello al centro delle (eccessive) attenzioni del bullo (anche questo c'è sempre stato) e del resto della classe, alle volte anche di qualche professore.
Forse prima era una cosa più bonaria, non saprei... ma in molti casi non mi pareva proprio.
Non ho mai assistito o sentito di scene tipo quella del ragazzo Down di Torino che viene schernito in quel modo... e poi comunque ricordo che i "soggetti" in questione erano sempre persone ma normalmente abili, diciamo così.
Che la situazione sia degradata con il passare degli anni e che la colpa sia anche dei media ed in particolare della TV (non venitemi a dire che è colta dei videogiochi o di Internet perchè non è così) e delle famiglie che si disinteressano dell'educazione (quella vera) dei figli.
Apro una parentesi, quando ero piccolo io ed andavo a scuola se la maestra/professore di turno mi riprendeva davanti alla classe per qualcosa che avevo fatto stavo zitto, mi vergognavo come un cane e non ci pensavo nemmeno a dirlo a casa, perchè li papà o mamma mi avrebbero fatto il terzo grado e non sarebbe andata meglio che in classe.
Adesso invece i ragazzi non solo reagiscono in classe, a casa poi raccontano tutto ai genitori che si presentano puntuali il giorno dopo dal maestro/professore di turno (assieme al proprio piccolo pargolo) riprendendo l'educatore e minacciandolo di adire alle vie legali se succede un'altra volta.
Ora, per chiudere la parentesi, quanta autorità resta al personale scolastico tra 0 e -12 ?
I piccoli (e non piccoli) vandali in questo modo sono legittimati dalla difesa dei genitori a fare quello che diavolo vogliono. Quindi poi non meravigliamoci se appendono un compagno alla lavagna e lo usano a mo di bersaglio per i gessetti.
Conclusione? Prima (o subito dopo) esserci scandalizzati di quello che succede nell scuole perchè non cerchiamo di capire quali modelli hanno i nostri ragazzi? Cosa gli viene propinato dalla TV? E noi come reagiamo? li ascoltiamo? Gli siamo vicini? Siamo troppo accomodanti perchè non sopportiamo i piagnisteri o perchè li vogliamo sempre contenti?
Il tema dell'educazione dei ragazzi è vasto e non si può affrontare in un post del blog, lo so, ma sarebbe il caso che i signori giornalisti si dessero una regolata e cominciassero a parlare non solo della cronaca ma anche delle soluzioni e della situazione attuale delle famiglie.
Ops... avevo dimenticato di scrivere la notizia che aveva acceso l'idea di questo post.
Google Italia è stata denunciata per concorso in diffamazione per la diffusione del famossissimo video.
Ora, per fortuna questa cosa è venuta fuori GRAZIE a Google, che ha poi prontamente rimosso il filmato, quindi se non ci fosse stato questo episodio di diffusione la cosa sarebbe rimasta li nascosta e nessuno sarebbe stato punito.
E' come se avessero denunciato il denunciante (o giù di li). Per me è assurdo.... non so per voi.
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