Il presepe vivente
Questa mattina uscendo di casa ho avuto una strana sensazione. La vegetazione era coperta da un sottilissimo strato di brina tanto da sembrare un leggero strato di nevischio. Poi c'erano i cani che abbaiavano facendo un suggestivo fumetto. In sottofondo il ruscello che scorreva lentamente e dava all'atmosfera un qualcosa di surreale e l'odore di fumo dei camini a riscaldare un po' lo spirito.
In pratica sembrava di essere al centro di un presepe, mancavano i pastori e le pecore, oltre che stella cometa ed angeli in festa... ma per questo c'è ancora tempo.
Bello, bello davvero!
A rompere l'incanto il ghiaccio sul cristallo della macchina e l'assenza di bomboletta per scioglierlo al volo. In compenso, dopo anni di esperienza nelle più rigide Prealpi Varesine, ho sfoderato una carta dal portafogli (no, non era la carta di credito) ed ho scrostato via lo strato gelato. Semplice, funzionale ed ecologico. ;)
Chissà domani mattina quale elemento si aggiungerà al pittoresco quadretto, ora sono curioso.
2 Comments:
ebbene
io ti giuro
che in una atmosfera identica
un dicembre di anni fa
rintontito dal gelo
e dall'aria presepesca
mi accingevo a scrostare il vetro
ghiacciatissimo della macchina
nientepopodimeno che col bancomat.
è stato bello
però è durato poco.
io, alla faccia dell'atmosfera presepesca, il vetro ghiacciato lo sghiaccio con il manico dell'ombrello...
Posta un commento
<< Home