martedì, aprile 24, 2007

L'anaconda e Darwin

Storia vera.

Una coppia di ragazzi, amanti dei rettili e con già diversi animali di questo genere in casa, decide di prendere anche una piccola anaconda.
Il serpentello viene lasciato libero per la casa durante la notte, puntualmente si presenta nel letto per dormire con i propri padroni, affettuosissimo come un gatto o un cane. Alla faccia di chi dice che i rettili non sono animali da compagnia.

Ogni notte sempre la stessa storia, si presenta nel letto e dorme assieme ai suoi "coinquilini", i due pensano che magari è per via del calore e perchè è affettuoso. Poco male, la sua presenza fa piacere.

Con il passare del tempo il serpentello cresce, e cresce, e cresce. Al punto da essere una presenza un po' scomoda nel letto quando ha già 7 mesi.
I due decidono di rivolgersi ad un veterinario esperto di rettili per chiedere lumi e per capire cosa fare per scoraggiare il cucciolo dalle sue notturne effusioni.
I due spiegano al dottore il comportamento del rettile.
La notte sale sul letto e si sdraia di fianco al padrone, si fa coccolare un po' e poi resta li per un po'.
Il medico gli chiede quanto ha, i due rispondono, bhe è piccolo 7 mesi.
Il fatto è che un'anaconda di quell'età è lunga quasi un metro e mezzo.

Sentito questo il dottore gli dice:
"Altro che affettuoso, ti sta prendendo le misure, regalalo o appena diventa 5 cm più lungo di te ti utilizza come cena."

L'anaconda infatti inghiotte le proprie prede quando sono lunghe almeno 5 cm meno del proprio corpo. Il fatto di distendersi di fianco "alla preda" in questo caso serviva per farsi un'idea della lunghezza totale.

A questo punto i due, non tanto a malincuore, regalano il rettile ad uno zoo.

Morale della favola. Se fai tanto l'appassionato di qualcosa pigliati la briga di documentarti, per lo meno, su quello che stai facendo.
... e cmq Darwin ha sempre ragione.