Il week end appena trascorso è stato ricco di spunti di riflessione per me. Mi sono trovato in un ambiente che conoscevo poco, per quanto riguarda la vita di tutti i giorni e per quanto riguarda le persone coinvolte.
L'addio ad un essere umano che ha vissuto la sua esistenza in una comunità dove ancora la fede è un valore vero è qualcosa che mi ha spiazzato.
Non mi definisco un credente, o meglio non mi pongo il problema di quale progetto superiore possa avermi permesso di camminare su questa terra. Tendo a ridurre tutto all'osso e a darmi spiegazioni razionali, cosa che fa incavolare non poco, alle volte, la mia mogliettina.
Per me potrebbe anche esserci un dio (con la d minuscola perchè non parlo di uno in particolare), un creatore, ma la cosa al momento non mi tange. Ho dei principi, delle regole e le seguo.
Quello che mi è saltato all'occhio in questa occasione, più che in altre, è proprio la necessità delle persone e soprattutto dei gruppi, di avere un codice di condotta che sia unificato, che sia chiaro per tutti e che sposi, ovviamente, il buon senso (o per lo meno questo si spera).
Ho sempre considerato le religioni l'oppio dei popoli, un accessorio per dare un senso a questa vita così materiale. Bhe, se dobbiamo parlarne in senso astratto forse non posso che pensarla così, ma vedendo la cosa nel pratico, nella vita reale e soprattutto sugli effetti che ha sulla gente, non posso che pensare di esser stato stupido ed egoista.
E' un bene che ci siano le religioni, che aggreghino così tante persone intorno a dei punti cardine comuni.
Credo anche che sia un bene che ci sia gente che crede e lo fa davvero. Che segue dei precetti, delle indicazioni. Che ci sia per molti una sorta di "controllo" sulle proprie azioni derivato dal fatto che poi, dopo la vita mortale, c'è qualcosa di più grande. O comunque anche solo seguire i precetti di un dio, di un creatore, di qualcosa al di sopra di ogni percezione.
E' un bene che ci sia gente che condivide degli ideali e che cerca di fare il proprio meglio ed è un bene che questo "buon senso" scritto o tramandato a voce sia presente.
Penso che la natura dell'uomo sia di pensare a se stesso prima di tutto. Senza qualcosa di più grande in cui credere la vita si riduce a poco più di anni passati a sopravvivere al mondo.
Vedere persone che pregano assieme e che si fanno una ragione del perchè certe cose succedono.
Che pensano di potersi ricongiungere in seguito con i propri cari e che poi questo viaggio tra gli uomini è solo uno dei vari passaggi. Tutto questo mi ha tranquillizzato, non so perché.
Non ho cambiato il mio punto di vista su un eventuale essere superiore, non mi interessa se c'è o meno, ma ho più chiaro di prima che un progetto è una cosa importante per dare un senso alla vita.
Che sia una famiglia, la possibilità di costruire qualcosa assieme ad una o più persone, impegnarsi in un progetto lavorativo.
Qualsiasi cosa per lasciare un segno del nostro passaggio anche nella vita delle altre persone e forse è anche questo uno dei motivi per cui tanta gente ha un blog, per lasciare qualcosa agli altri, per dire "Io ci sono".
Qui non posso che ricordare una persona, che ha smesso di scrivere
il suo Blog il 12 di Aprile, ma che io visito spesso ancora adesso, non chiedetemi il perchè.
Chi crede persegue il bene, oltre che proprio, della propria comunità.
Io sono ancora un po' egoista in questo, ma mi impegnerò nel far qualcosa.